Un piccolo paese della ValleStura di Demonte, posto a 1185 m. sopra al livello del mare e conta 92 abitanti.
Le sue antiche borgate si snodano lungo le pendici del monte Bersaio, caratteristico per le sue guglie che ricordano le cattedrali gotiche. Il borgo principale si affaccia su 'Lou Vilar', una distesa di prati che passano dal verde più intenso della primavera al bianco immacolato dell'inverno.
Sambuco ha mantenuto inalterata la sua originale struttura architettonica; suggestiva la chiesa della 'Madonna del Roccasio' posta a strapiombo sulla roccia e la torre campanaria di San Bartolomeo, situata nella frazione Clauzio. Di particolare interesseil centro di documentazione 'alta Valle Stura' con una permanente dell'antica tradizione popolare della baia e l'originale esposizione di ' Sambuco in sughero', deliziosa riproduzione del paese nata dalla passione del signor Alfredo Spada.
Escursioni e curiosità
Sambuco offre un'ampia scelta per chi vuole vivere la montagna a 360°, a partire dai numerosi sentieri che si snodano neivalloni laterali, alle pareti verticali per le arrampicate, senza dimenticare i percorsi per mountain bike.
Il Rio della Madonna, con la spettacolare cascata dei corvi e le pozze del Rio Bianco faranno invece divertire gli amanti del torrentismo. La ricca fauna e in particolare il cervo con il suo bramito, attirano in autunno tanti curiosi, appassionati dell'arte del corteggiamento!
In inverno, suggestivi percorsi per racchette da neve e sci da fondo vi porteranno in scenari sempre diversi. Da diversi anni Sambuco è diventato meta di alpinisti di tutta Europa amanti dei numerosi itinerari sciistici.
La badia, documentata a partire dal 1718, si teneva ogni anno tra la fine di agosto e gli inizi di settembre, periodo nel quale a Sambuco si svolgevano le tre feste patronali di San Giuliano(28 agosto), della Consacrazione e della Natività di Maria(8 settembre). Si trattava di un gruppo esclusivamente maschile organizzato secondo una precisa gerarchia. Le figure principali erano tre: l'Abà, il Tenente Abà ed il Portainsegne(detto Alfiere). Il primo era il comandante della Badia, il secondo il suo diretto aiutante, mentre il terzo era incaricato del trasporto della bandiera dell'organizzazione. Dopo di essi venivano gli altri sei graduati(2 Tesorieri,2 Sergenti e 2 Caporali) e infine, un numero fluttuante di soldati semplici, che a seconda delle occasioni potevano portare il totale della compagnia dai 13 ai 19 componenti.
La baìa è stata ripresa, dopo 50 anni di interruzione, nel 2001